Si riparte: dal 3 giugno saranno consentiti gli spostamenti tra le regioni e, si spera, potremo di nuovo pernottare all’interno del nostro camper. Uno sguardo al futuro.

trascorrere la notte

Si riparte: prospettive per i camperisti

Sì, finalmente è arrivato il momento tanto atteso. L’abbiamo aspettato per tre mesi, siamo stati pazienti, a volte insofferenti. Abbiamo provveduto a manutenere al meglio il nostro camper che “riposava” al sicuro nel cortile sotto casa.

Ma non tutti sono stati così fortunati da poter disporre di uno spazio per il proprio camper vicino a casa. Chi lo ha depositato in un rimessaggio ha dovuto attendere l’ultima ordinanza che ha concesso gli spostamenti per recarsi sul luogo delle seconde case o, appunto, per raggiungere il proprio camper. Meno male, perché era proprio arrivato il momento di proseguire la seconda fase dell’igienizzazione primaverile. Se sei interessato alla prima fase dell’igienizzazione di primavera leggi il nostro precedente articolo.

Scriveremo compiutamente delle regole cui attenersi per la ripartenza in un nostro prossimo articolo, quando le informazioni a riguardo saranno più chiare per tutti.

Si riparte: prospettive a breve termine

Ormai è nell’aria la ripartenza dopo tanti sacrifici. Chi ha un camper sa bene di essere un privilegiato, in questo momento storico così complesso. Niente prenotazioni, nessun rischio di esclusione, né di dover condividere spazi ridotti o appena condivisi da altre persone che non siano membri della famiglia.

Sì, perché non è che dopo tre mesi di lock-down sarà tutto come prima, un po’ di turbamento rimane, soprattutto per quanto riguarda quella raccomandazione che ormai ci è entrata dentro: il distanziamento sociale. Questa espressione è stata forse la più traumatica per noi che amiamo la socialità, la condivisione, la stretta di mano, gli abbracci…Certo dovremo continuare a mantenere un profilo più intimo.

Consigliata l’Italia, ma perché no l’Europa, con il nostro camper potremo scegliere la località più adatta allo stato d’animo che alberga dentro di noi. Questo è un aspetto fondamentale. Possiamo dire che il camper concilia perfettamente l’esigenza pratica, cioè quella contingente, obbligata del distanziamento, e quella più personale, diciamo psicologica:  il nostro camper è un ambiente che non dobbiamo condividere con estranei e, nello stesso tempo, ci porta dove vogliamo, dove cioè possiamo scegliere il livello di densità, in termini di affluenza.

L’anno d’oro dei camping

In effetti l’estate dopo il lock-down potrebbe indurre molti italiani a evitare le destinazioni più affollate per preferire vacanze open air, dove sia possibile mantenere il social distancing. Proprio in questo direzione si assiste ad un ritrovato interesse verso il campeggio.

A questo riguardo Pitchup.com, il principale portale in Europa per la prenotazione di vacanze outdoor, ha pubblicato i dati che rilevano una crescita del 138% di richieste al nuovo network da parte di strutture italiane.

Daniel Yates, Managing Director di Pitchup.com, rilevando l’aumento di interesse verso la piattaforma del portale, afferma quanto segue: ” Fare campeggio consente di mantenere il social distancing, una regola di vita che i cittadini di tutti i Paesi colpiti dalla pandemia hanno dovuto accettare e che probabilmente resterà a lungo parte delle nostre abitudini. I gestori delle strutture che sapranno dare fiducia ai clienti, garantendo sicurezza e sanificazione degli spazi, avranno l’opportunità di salvare la stagione.

Anche il Centro Studi del Touring Club Italiano prevede per tutto il 2020 un turismo prevalentemente domestico e più intimo, cioè con la possibilità di rilassarsi senza venire a contatto con troppe persone.

camping camperIl campeggio è senz’altro il tipo di vacanza che meglio degli altri può divenire “turismo di prossimità”. Potremmo dire che sarà così per l’open air in tutte le sue declinazioni. Sì perché chi è già abituato, là dove è possibile, al campeggio libero, sarà ancora più svincolato da obblighi di prenotazioni, abbonamenti e potrà, appunto, scegliere il tipo di distanziamento sociale a lui più congeniale.

Una storia da raccontare

Parlando dell’ ein plein air come di un vero proprio stile di vita, ci piace raccontare la storia di chi si è “organizzato” ben prima un po’ per scelta un po’ per forza…Yari Ghidone, il torinese di 27 anni, che ha deciso di trascorrere il periodo di quarantena in un modo e in u luogo u po’diverso dal solito.

Nei giorni in cui veniva proclamato lo stato d’emergenza per pandemia, Yari si trovava con il suo camper a Sestriere e quando è scattato il lockdown, ha deciso di rimanere proprio lì. Così ha trascorso la sua quarantena con il suo camper sotto un cielo di stelle, e sopra un leggero manto di neve, solo…? no, con la sua Cheriè, la sua cagnolina!

Da qualche anno il ventisettenne ha fatto della dimensione del camper una scelta di vita, viaggiando tra Italia ed Europa. Appassionato della vita in natura e convinto ecologista (nonostante le insinuazioni dei suoi Haters) pratica regolarmente la raccolta differenziata e ha installato i pannelli solari sul camper.

Durante questa insolita quarantena si è cucinato pizza, carne alla brace e, complice una buona copertura internet, ha tenuto sempre aggiornati i suoi profili social con testimonianze foto e video.

Che decidiate di concedervi un periodo di riflessione, comodamente sdraiati sul divano di casa o sotto una coperta di stelle a bordo del vostro camper, Campersereno è con voi!😉