Un libro per viaggiare. Hai voglia di leggere un libro interessante? Per la nostra rubrica sulle letture in camper, ti proponiamo un libro che ti aiuterà a comprendere meglio una delle terre più affascinanti del mondo: l’Islanda.

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Un libro per viaggiare in una terra in cui sei ospite della natura: l’Islanda

Per la nostra rubrica sulla lettura abbiamo scelto di presentarvi un libro che per noi significa molto: “Tutta la solitudine che meritate – Viaggio in Islanda” di Claudio Giunta e Giovanna Silva.

Ci è parsa una lettura interessante forse perché abbiamo avuto il piacere anche noi di viaggiare in Islanda e di apprezzare tutto il fascino che questa terra strana, a volte minacciosa ma sempre affascinante, ha saputo concederci.

Sì, perché l’Islanda è un paese che sceglie di concedersi solo se accetterai di essere ospite e non semplicemente turista. Riservata e potente, è in grado di regalarti quando meno te lo aspetti, tutto il fascino della sua natura primordiale.

geyser Islanda

Attraverso gli “appunti” di Claudio Giunta e le fotografie scattate da Giovanna Silva, conoscerai meglio l’Islanda, una delle terre più affascinanti del mondo. Questa lettura sarà un’avventura particolarmente immersiva, soprattutto per chi sceglierà di lasciarsi accompagnare in profondità nel mood dell’Islanda.

Un libro per viaggiare: “Tutta la solitudine che meritate – Viaggio in Islanda”

Questo che abbiamo il piacere di raccontarti è un libro molto pacato, poco “spettacolare”, ma davvero in grado di farti viaggiare in modo autentico anche nei momenti in cui non potrai farlo materialmente. Gli appunti di Claudio Giunta e le foto di Giovanna Silva ti apriranno il mondo misterioso dell’Islanda, quello delle forze della natura, della potenza della sua energia e del dialogo con i suoi abitanti, colti e cordiali.

I due autori hanno percorso l’intera isola partendo da Reykjavik per tornare a Reykjavik. Come spesso accade, soprattutto nel nord Europa, le deviazioni fuori dal percorso della strada statale, la Route n.1 che percorre tutto il paese, sono state numerose.

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Le “strade” alternative non erano sempre in ottime condizioni, ma la motivazione era forte: vedere luoghi dai quali si sentivano attratti. Così, spinti dal desiderio di scoprire e conoscere questo estremo lembo del nord, i due autori si sono inoltrati in quella che è, e sarà sempre, una delle terre più rappresentative del linguaggio spesso enigmatico ma potente, di una Natura che in Islanda è davvero con la “N” maiuscola!

Un libro per viaggiare: la solitudine si merita?

Il paesaggio corre lungo la Route n.1 dove le cittadine, i villaggi e le case sono delle eccezioni. In questo paese praticamente la metà della popolazione vive nell’area della capitale, Reykjavik. La parte abitata è veramente piccola e sì, la solitudine si sente, tanto. Siamo in Islanda, la terra dove il vulcano dal nome per noi impronunciabile, Eyjafjallajökull, nel 2010 ha bloccato i voli di mezza Europa.

Quello della solitudine è un aspetto che gli autori del libro hanno percepito in modo molto netto (ma è così per molti che hanno viaggiato in Islanda).

” 3 abitanti per chilometro quadrato significa che l’unico rumore che si avverte, arrivando nei villaggi lungo la costa, è il ticchettio degli stralli che sbattono contro gli alberi delle poche barche a vela attraccate nel porto.”

Una solitudine che potrebbe essere percepita come sinistra e inquietante, ma vivendola con calma e seguendo il suo ritmo lento, diviene quasi “euforizzante” e così ineffabile da poterla comprendere solo sperimentandola.

Tra quei silenzi scorrono lava, cascate, ghiacciai e vulcani, davanti agli occhi e agli, ormai troppi, obiettivi delle macchine fotografiche. I cimiteri di campagna – ogni paesino ha il proprio – le centrali elettriche in mezzo al nulla, una base NATO ormai dismessa, la carcassa metallica di un aereo che nel 1973 fu costretto ad un atterraggio di emergenza sulla sperduta spiaggia di Sólheimasandur, sono tra le poche, ma spettacolari ed inquietanti tracce antropiche del paesaggio.

” L’oggetto Islanda, nei suoi pochi ingredienti, s’impone sui soggetti, vale a dire che non c’è niente che voi dobbiate interpretare, è tutto limpido: semmai è lui, l’oggetto, che interpreta voi.”

Come indicano gli autori, se ti lascerai interpretare avrai colto l’essenza dell’Islanda. E’ forte la percezione che i rari segni dell’uomo siano così immersi nel paesaggio naturale, da divenire essi stessi paesaggio.

gulfoss islanda

Tracce, voci naturali e umane sono indissolubilmente avvolte in una solitudine che conquista, perché tutti, in fondo, ne abbiamo bisogno. C’è solitudine e solitudine. Sì, è vero, spesso il desiderio di solitudine è un vezzo un po’ snob di chi “frequenta troppo”, per lavoro, per esigenze mondane. Insomma desiderare la solitudine sembra quasi un ossimoro data la connotazione quasi sempre negativa che è stata spesso attribuita al termine solitudine.

Proprio su questo contrasto riflettono Claudio Giunta e Giovanna Silva nel titolo del libro. Sempre più nevrotici, caotici, presi da mille impegni che raramente ci vedono soli, dovremmo poter scegliere di esserlo. E non vivere l’odiosa solitudine quando, invece, vorremmo avere qualcuno vicino davvero. Insomma, sarebbe bello poter scegliere la propria solitudine.

” Cioè, vuoi mettere la luce, la luce in tutte le stagioni, anche d’inverno, soprattutto d’inverno…E poi la solitudine, la possibilità di isolarsi, riflettere. Viviamo vite così assurde, no?”.

Così, perfino il romagnolo molto “folkloristico”, nel quale si imbattono i due autori, in Islanda riesce a diventare riflessivo e un po’ poetico. Anche lui, nella sua nevrosi da speculazione a tutti costi, diviene più umano.

islanda la solitudine

In Islanda avrai tutta la solitudine che meriti! 🙂

Un libro per viaggiare: l’incontro con le persone

Il libro di Claudio Giunta e Giovanna Silva riporta anche numerose tracce dei colloqui molto interessanti, frutto di incontri lungo la via percorsa. Pare che nella geografia umana esista un indice della densità di persone interessanti: gli islandesi detengono il primato nella classifica! 😀

Immersi in un territorio strano, per noi che abitiamo venti paralleli più a sud, coloro che sono tra i popoli più colti ed istruiti del mondo, ci regalano racconti davvero molto particolari sulla loro terra. Ognuno di loro ha saputo narrare agli autori, tra gusto e realismo, qualcosa che era sfuggito ai loro occhi di viaggiatori profondi, ma pur sempre di passaggio. Il clima, tra tormente di neve e pioggia, i fenomeni della natura, tra eruzioni e geyser, le strade spesso interrotte per questioni climatiche, nei racconti di chi ha vissuto l’Islanda, assumono un aspetto quasi antropomorfo.

Un monito, per l’uomo, al rispetto di una natura potente che qui, nonostante la “civiltà”, sembra avere ancora il sopravvento. Mai come ora, soprattutto dopo l’esito “tiepido” del Cop 26 di Glasgow, l’Islanda diventa luogo simbolo del rapporto tra uomo e natura.

E’ proprio a questo punto che ci piace ricordare che, in tempi non sospetti, Giacomo Leopardi dedicò proprio a questa terra una delle sue “Operette morali”, l’indimenticabile “Dialogo della natura e di un islandese”. Se volete, andate a recuperare questa lettura: sarà davvero interessante per capire meglio come vivere il nostro rapporto con l’ambiente in modo decisamente più ridimensionato. Capirlo è molto importante per tutti e in particolar modo per chi, come il viaggiatore in camper, spesso si trova ad essere immerso nella natura.

Largo alle immagini: la natura si mette in mostra!

Tutto il libro è percorso dalle bellissime foto scattate da Giovanna Silva. Ma verso la metà del libro, dopo la parte più descrittiva che racconta luoghi, persone e sensazioni, si apre la sezione intitolata Paesaggi dopo tutto”. Questa è la parte che riporta solo le foto, in successione tra loro, senza interferenze di testo scritto. Un linguaggio a sé che segue una grammatica, una sintassi, una semantica, se possibile, anche più espressiva e diretta, rispetto al testo scritto.

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Diciamo che, in questo libro decisamente riuscito anche nella sua architettura, non si distingue se il testo faccia da corredo alle foto o viceversa, perché questi due aspetti sono complementari tra loro e insieme raccontano con linguaggi diversi un mood, quello dell’Islanda.

Dialogo della natura e di un islandese

Al termine della lettura di “Tutta la solitudine che meritate – Viaggio in Islanda”, avrete in mente in modo più chiaro:

“Perché uno, venuto al mondo venti paralleli più a sud, dovrebbe amare l’Islanda.”

Allora perché non programmare anche un viaggio in Islanda? I “viaggiatori in camper– espressione mutuata da un nostro affezionato lettore, ben più esaustiva ed elegante del generico camperisti – o in cellula abitativa (mezzi entrambi molto amati in Islanda), saranno senz’altro avvantaggiati. Poter dormire nei pressi dei geyser o in riva al mare, vicino alle strane scogliere di Reynisfjara, sarà un’emozione davvero unica. Come raggiungere l’Islanda in camper? Be’…quella è un altra storia e anche di quello scriveremo! 😉

Hai scelto di viaggiare con il tuo camper in territori impervi dove la Natura si esprime in tutta la sua potenza? Allora accertati di aver scelto la polizza più completa possibile. 

Gli esperti di Campersereno sanno come consigliarti al meglio la polizza più adatta a te e al territorio che andrai ad esplorare! 😀