Finalmente sono arrivate le agognate ferie e presto molti di noi si metteranno in viaggio per raggiungere i luoghi dove trascorrere le vacanze.

Nel suggerire a tutti la massima prudenza (oltre al rispetto delle regole di buon comportamento stradale) desidero darvi qualche consiglio nella malaugurata ipotesi in cui vi troviate ad aver subito danni al vostro camper per colpa di animali selvatici o randagi.

Innanzitutto vi consiglio di controllare se il vostro contratto assicurativo preveda o meno la copertura kasko (o minikasko) oppure una garanzia “ad hoc” per tale specifica casistica. Il vantaggio di essere assicurati per questo imprevisto della circolazione consiste nel fatto che si avrà la certezza del risarcimento oltre all’abbattimento dei tempi di attesa per la liquidazione dello stesso.

Chi invece non fosse stato sufficientemente previdente o nel caso sia assicurato con compagnie che non prevedono tali importanti estensioni di garanzia, potrà ottenere il risarcimento in altro modo, in quanto la legge italiana prevede il diritto al risarcimenti per tale fattispecie. Ma, lo diciamo subito, devono esserci determinati presupposti ed inoltre i tempi di gestione sono molto lunghi (pertanto dovrete munirvi di grandissima pazienza..).  Se il vostro contratto assicurativo non prevede nemmeno la copertura di “Tutela Legale” oppure siete degli amanti del “Fai da te”, ecco i passi da seguire.

A CHI RIVOLGERE LA RICHIESTA DI RISARCIMENTO

La richiesta danni deve essere inoltrata alla Regione (in cui è avvenuto il sinistro) in quanto –  come stabilito nella sentenza di Cassazione n. 3384/2015 –  “la Regione è responsabile ai sensi dell’art. 2043 c.c. per i danni provocati da animali selvatici a persone o cose, il cui risarcimento non sia previsto da norme specifiche ed anche in caso di delega di funzioni amministrative alle province…”

COSA VERIFICARE NEL LUOGO DEL SINISTRO

Segnaletica stradale animali selvatici - assicurazione danni - camperserenoL’obbligo al risarcimento per la Pubblica Amministrazione –  responsabile della sicurezza della viabilità –  sussiste soprattutto quando non vi è un’idonea segnaletica in tutti quei tratti in cui sia possibile l’attraversamento di fauna selvatica oppure non siano state adottate adeguate tecniche di contenimento della selvaggina.

QUALI PROVE SONO NECESSARIE PER LA RICHIESTA DI RISARCIMENTO

Come detto, ottenere il risarcimento non sarà semplice in quanto si dovrà dimostrare (ai sensi dell’articolo ex art. 2043 del Codice Civile) l’esistenza del danno, che lo stesso sia stato causato dall’investimento dell’animale selvatico e che la relativa segnaletica o le barriere di contenimento fossero assenti . In sintesi: si dovrà  dimostrare che ci sia stato il danno e, soprattutto, un concreto comportamento colposo imputabile all’ente pubblico.

COSA FARE AL MOMENTO DEL SINISTRO

Oltre alle foto e/o ai video, consigliamo la richiesta di intervento da parte delle Autorità che, oltre alla presenza dell’animale potranno anche verificare la mancanza di adeguata segnaletica di pericolo oppure delle necessarie barriere di recinzione (nel caso di sinistro in autostrada).

Nel caso di telefonata ai Carabinieri che non siano potuti intervenire, vi consigliamo di rivolgervi al loro “Nucleo di Relazione con il Pubblico” che potrà certificare la ricezione della vostra richiesta e del loro mancato invio di personale per le relative verifiche.

COSA SCRIVERE NELLA DENUNCIA

Per istruire correttamente la pratica è sempre bene inserire i seguenti dati: data, luogo del sinistro, dinamica dettagliata, eventuali testimoni, Autorità intervenute, i vostri dati e recapiti. Inoltre potreste anche accompagnare la richiesta con eventuale preventivo (o fattura) di riparazione, oltre alla documentazione fiscale relativa ad ogni spesa sostenuta (e documentazione medica se vi sono danni fisici.)


Questo articolo è stato scritto da Davide Del Ninno, titolare di Campersereno e Assireno, le agenzie della Natali e Del Ninno Servizi Assicurativi. Davide è anche Assicur-attore di lunga fama!