Carta verde: un nuovo modello. L’Assemblea Generale del Consiglio dei Bureaux approva una Raccomandazione sulla modifica del modello della carta verde.

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Verso la dematerializzazione della carta verde: nel frattempo si veste in bianco e nero

In questo articolo vogliamo riportarvi la comunicazione del dott. Stefano Scavo, Presidente dell’ UFFICIO CENTRALE ITALIANO, presso l’Ufficio Nazionale d’Assicurazione per i veicoli a motore in circolazione internazionale. Tale comunicazione ci è parsa molto interessante in quanto ci prospetta un nuovo paradigma per la carta verde. Con la possibilità concessa, la sua dematerializzazione, è vicina, con le implicazioni positive che questo comporterà per gli utenti e per tutti coloro che si occupano di assicurare i loro mezzi.

Leggiamo insieme

“L’Assemblea Generale del Consiglio dei Bureaux riunitasi il 14 giugno 2019 ha approvato una Raccomandazione in relazione alla possibilità concessa dal Gruppo di lavoro sui Trasporti stradali del Comitato trasporti terrestri della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite riunitosi a Ginevra dal 16 al 18 ottobre 2018.

La concessione riguarda la possibilità che, a partire dal 1/7/2020, ogni Ufficio nazionale (Bureau) dei Paesi aderenti al Sistema della carta verde autorizzi il rilascio dei certificati internazionali di assicurazione (cosiddette “carte verdi”) in bianco e nero, rinunciando quindi alla storica necessità che queste siano riprodotte su carta di colore verde.
Altra opzione concessa riguarda il retro del certificato: il modello attuale riporta sul retro l’elenco degli Uffici nazionali dei Paesi aderenti al sistema. L’opzione concessa è che il retro venga rimosso inserendo nella casella 8 del frontespizio un rimando al sito del Consiglio dei Bureaux (www.cobx.org) per la consultazione dell’elenco degli uffici nazionali ed i relativi contatti.

Si tratta evidentemente, dopo esattamente 70 anni di operatività, di un cambiamento epocale dettato dalla necessità di allinearsi alle moderne tecnologie e prepararsi ad ulteriori sviluppi che potrebbero portare alla dematerializzazione completa del documento.

Allo stato attuale, il certificato internazionale di assicurazione potrà quindi essere trasmesso ad ogni assicurato per posta elettronica ed il formato in bianco e nero, eventualmente solo fronte, faciliterà la stampa autonoma da parte dell’assicurato. Il documento dovrà in ogni caso essere presentato in formato cartaceo.

Anche l’Italia si orienta in tal senso andando incontro ad una richiesta del mercato assicurativo.
I Paesi che non intendono adottare le opzioni di cui sopra continueranno ad emettere i certificati su carta di colore verde. Il Consiglio dei Bureaux raccoglierà in un elenco pubblicato sul proprio sito, i Paesi che intendono utilizzare esclusivamente un formato piuttosto che l’altro, oltre a quelli che intendono consentire alle Imprese la libera scelta.

Nei controlli, che ricordiamo non devono avere natura sistematica o discriminatoria, e nei rilievi dei sinistri derivanti dalla circolazione di veicoli esteri, in particolare di veicoli non appartenenti allo Spazio economico europeo, Svizzera, Serbia e Andorra, dal 1/7/2020 andrà quindi accettata la riproduzione in bianco e nero, con o senza retro, dei certificati di assicurazione presentati. È di estrema importanza che, con le modalità che saranno ritenute opportune, venga data adeguata informazione a tutto il personale che svolge controlli.

In sostanza, ai fini della verifica dell’esistenza della copertura obbligatoria per la r.c. automobilistica, il certificato internazionale di assicurazione è richiesto per i soli veicoli immatricolati in uno dei seguenti Paesi: Albania (AL), Azerbaigian (AZ), Bosnia e Erzegovina (BIH), Bielorussia (BY), Israele (IL), Iran (IR), Marocco (MA), Moldavia (MD), Nord Macedonia (MK), Montenegro (MNE), Russia (RUS), Tunisia (TN), Turchia (TR) e Ucraina (UA).

Il certificato non è richiesto e pertanto la presente comunicazione risulta ininfluente, per i veicoli immatricolati in Paesi appartenenti allo Spazio economico europeo oltre Svizzera, Serbia e Andorra.

L’eventuale verifica che il Paese interessato abbia o meno abbandonato il modello tradizionale potrà essere fatta contattando il nostro Ufficio o consultando direttamente il sito del Consiglio dei Bureaux www.cobx.org (la sezionale di interesse non è disponibile al momento della redazione della presente).

Rimaniamo come sempre a disposizione per qualunque chiarimento o necessità o ancora per confronti e collaborazione sulla questione in oggetto e per tutte quelle inerenti la circolazione dei veicoli esteri.
Tanto si comunica per dovere d’ufficio.

UFFICIO CENTRALE ITALIANO
IL PRESIDENTE
dott. Stefano Scavo”

E’ evidente che una prospettiva del genere potrà recare un notevole e ormai indispensabile alleggerimento per tutti i diversi e numerosi settori che si occupano dei documenti di circolazione. Questo, di conseguenza, comporterà tempi più rapidi e modalità più pratiche anche per i singoli utenti che necessitano della documentazione per circolare sulle strade d’Europa.

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